8 Maggio 2016

Le celebrazioni per San Contardo, quest'anno, sono state anche un momento per inaugurare la teca restaurata del Santo. 

Un momento che chiude il percorso di un anno di restauri agli stucchi, affreschi, altare e teca in legno.

REA ha curato il lavoro di restauro dell'altare in marmo policromo, parte di un bel gruppo di lavoro interdisciplinare che ha lavorato in sinergia, sotto la direzione dell'architetto Angela Ferraresi. 

L'altare consta di un'ampia struttura di ispirazione neoclassica, alta una decina di metri e posta sul lato destro del presbiterio della Basilica. Presenta un'ampia trabeazione in marmo bianco di Carrara sorretta da quattro colonne circolari realizzate in bianco di Verona con capitelli corinzi, poste davanti ad un’ampia nicchia ora occupata da una tela di epoca recente. Sopra alla trabeazione è posta una statua raffigurante San Contardo Pellegrino, anch’essa in marmo di Carrara.

La base è costituita da un altare in marmi policromi con decorazioni applicate, tra cui una greca composta da piccoli elementi in bronzo dorato. La struttura è stata realizzata tra 1825 e 1827, su disegno dell’Arch. Carlo Amati ad opera di un artigiano marmorino di nome Buzzi.

I lavori di restauro hanno comportato la pulitura di tutti i marmi e il recupero delle dorature delle parti metalliche, coperte da smalti scuri applicati in epoca recente. Il lavoro è stato terminato nei primi mesi dell'anno.

In pochi anni a Broni si è lavorato molto: prima il restauro del tiburio e gli esterni della chiesa, poi il campanile e adesso la cappella di San Contardo. Il merito in primis a Don Mario Bonati e a tutta la parrocchia, poi ai tecnici e alla comunità. La dimostrazione che, quando c'è impegno, si può' fare molto per proteggere e valorizzare le opere d'arte che ci sono state affidate.

Una prova di pulitura
Altra prova di pulitura
Il restauro dell'altare
Recupero delle dorature